Chi sono


Sono Psicologa clinica e di comunità, Psicologa dello sport, Nutrition Counselor e Preparatore Mentale (Federazione Italiana Tennis). 
Sono iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio, con il n. 25009. Dopo essermi laureata a Genova ho svolto il tirocinio presso la Cooperativa Rifornimento in Volo, a Roma, che si occupa di sostegno psicologico agli adolescenti e ai loro familiari.
Ho fatto parte del gruppo di ricerca diretto dalla prof.ssa Patrizia Velotti, presso l'Università La Sapienza di Roma, per la stesura di alcuni articoli scientifici. La mia propensione a far leva sulle risorse e le potenzialità delle persone deriva dai miei studi in ambito sociologico dovuti ad una precedente laurea e dall'esperienze in ambito sportivo, che mi hanno permesso di lavorare nelle organizzazioni e sulle dinamiche di gruppo. Il mio lavoro consiste nel far emergere le competenze e le energie psichiche che ognuno di noi ha in sé, concentrandomi sullo sviluppo e il potenziamento delle stesse per affrontare le criticità e i momenti di difficoltà. Approfondire la conoscenza di sé e aumentare la fiducia nelle proprie risorse permette di affrontare le situazioni con maggiore efficacia e positività. 
Dal punto di vista clinico, ho approfondito la mia formazione come psicologa attraverso il Corso di Alta Formazione "Gruppalità primaria. La famiglia e la coppia alla prova dell'adolescenza", presso l'ARPAD di Roma. Come Wellness & Nutrition Counselor mi occupo della ricerca e del mantenimento di stili di vita funzionali al benessere delle persone, sia dal punto di vista dell'alimentazione che dell'attività fisica, costruendo percorsi personalizzati.
All'attività come psicologa clinica e alla formazione in ambito aziendale, affianco il mio interesse per la preparazione mentale degli atleti. Ho un Master in Psicologia dello Sport e sono Mental Coach per la FIT.
Lo sport, in tutte le sue declinazioni anche lontane dall'agonismo, rappresenta un ambito in cui le persone possono scoprire, sviluppare e potenziare risorse ed energie, che possono poi mettere in campo per migliorare altri aspetti della propria vita. 






L'Oceano in solitaria

Nel 2011 ho partecipato alla Transat 650, una regata di 4200 miglia in solitaria con partenza dalla Francia e arrivo in Brasile, su barche a vela di 6 metri e mezzo. Ogni contatto con la terra (telefoni, internet) sono vietati. Una grande avventura umana e sportiva.  

"La scia di Penelope"

(Presentazione dell'editore). Nel 2011, in una delle edizioni più difficili della Mini Transat, funestata dai ritiri, Susanne Beyer, a bordo di Penelope, taglia il traguardo di Salvador de Bahia al ventitreesimo posto, prima fra gli italiani e seconda donna in assoluto. Un risultato sorprendente, soprattutto perché la velista ligure, alla sua prima partecipazione alla mitica traversata atlantica in solitario, deve fare i conti anche con la rottura dell'autopilota, che la costringe a timonare manualmente e a ridurre drasticamente i tempi di riposo. L'avventura in Atlantico di Susanne è un viaggio emozionante e avventuroso, il diario di un'impresa progettata con intelligenza ed entusiasmo, condotta con tenacia, raccontata con una vitalità capace di restituire tutte le emozioni: la meraviglia e la paura, l'esaltazione e lo sconforto, la commozione e l'ironia, la forza interiore ricavata dal sostegno degli affetti e dalla fedele compagnia della musica. Ma "La scia di Penelope" è anche il racconto di un'esistenza spesa per realizzare la propria passione, dall'infanzia a fianco del padre architetto navale fino alla lunga esperienza a bordo del Tirrenia II, un ketch aurico del 1914, su cui Susanne si è imbarcata giovanissima come marinaio e di cui è diventata in pochi anni comandante.

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